mercoledì 17 febbraio 2010

Rullo di tamburi...

Voilà! Ed ecco a voi i mie primi esperimenti con la maglia!

In effetti non è che siano così meritevoli di una fanfara, ma visto che per ottenerli ho dovuto applicarmi con notevole testardaggine, ne sono molto orgogliosa!!! Quindi sorvolerei sul fatto che per capire come avviare le maglie mi ci sono volute tre settimane abbondanti, due riviste, un libro di hobbystica e circa 10 tutorial in rete...
Per riuscire ad ottenere invece la maglia dritta ci ho messo "solo" tre giorni, e al momento sono alla velocità di una lumaca zoppicante (la maglia rovescia l'ho recepita teoricamente ma ancora non mi sono messa alla prova: anche la mia testa dura ogni tanto ha bisogno di risultati positivi per andare avanti!)

Via con la galleria fotografica:
Prime maglie avviate bene in assoluto in vita mia
Primo ferro a maglia dritta (ho anche capito che si chiama maglia legaccio, che genio!)
A metà del secondo ferro:
Ferro peraltro mai arrivato al termine per sopravvenuta incapacità magliereccia (mi sono cadute tutte le maglie) e quindi cambio gomitolo e passo a quello beige, con il quale avvio un certo numero di maglie per farmi un semplicissimo calzino portacellulare, ecco qui fino al terzo giro:
Purtroppo verso il sesto o settimo giro mi scappa di tutto, parolacce comprese, e quindi tento di salvare il salvabile chiudendo le maglie, e indovinate un pò? Mi sono accorta di non saperlo fareeee!!! :'''-((( Quindi tentativo in extremis di recupero con ago da lana, e viene fuori un budellino corto e stretto, che caparbiamente e a dispetto di tutto adibisco a portapenna singola attaccata alla mia agenda. Ve l'ho detto che sono testarda, no?!?
Ma non mi arrendo!
Non mi sono arresa neanche l'altro giorno con l'uncinetto, e ho fatto bene. Sono anche riuscita ad ottenere... ma questo ve lo svelo nei prossimi giorni, se no mi brucio tutte le sorprese.
Queste avventure con gomitoli e co. hanno comunque confermato una mia teoria: la testardaggine è una gran cosa e serve sempre nella vita!
Evviva le teste dure!
Un abbraccio
Marilù

venerdì 12 febbraio 2010

Chiacchiere, novità e arcobaleno!

Ciao!
Sulla scia dei cambiamenti nella grafica del blog, ho deciso di cambiare anche l'immagine del profilo blogger ( e appena posso anche quella Facebook), e questo splendido arcobaleno catturato con il mio super-telefonino è assolutamente perfetto, sia per la continuità dei colori con la farfallina definitivamente pensionata, sia perchè mettere i puntini sulle i nella vita è veramente liberatorio, proprio come scorgere nel cielo un tripudio di colori dopo una giornata di pioggia.


In realtà il post di oggi doveva arrivare stasera sul tardi ed essere a tema gomitoli & ferri, ma prima mi è successa una cosa talmente inaspettata che volevo proprio raccontarla.

Dopo pranzo ho portato le bimbe a casa dei miei per farle stare un pò con mio fratello che ha otto anni, ed entrando sul tavolo da pranzo ho occhieggiato degli stupendi giacinti mezzi aperti che mi hanno fatto venire una voglia matta di primavera. Rientrando a casa mi sono fermata dalla mia fioraia preferita per comprarmene uno da mettere sul tavolo della cucina. Considerando che oggi all'ora di pranzo nevicava a fiocchi enormi, in effetti forse la cosa era leggermente prematura...

Piccola premessa: un paio di anni fa accompagnavo regolarmente la nonna del mio amore al cimitero, perchè ero l'unica della famiglia che non lavorando aveva tempo e maniera di scarrozzarla. Non era proprio la mia destinazione preferita, ma per lei era importante e quindi ci andavo volentieri. La fioraia che ha il chioschetto lì vicina è una dolce signora che ama chiacchierare, e a forza di chiacchiere uscì fuori che facevo qualche bijoux e mi fece aggiustare una collana, ma tutto finì lì.

Oggi pomeriggio entrando nel chioschetto come prima cosa nota i miei orecchini (handmade, of course, questi viola in basso a a destra di qualche post fa) e comincia a descrivermi alcuni pezzi di bigiotteria che deve aggiustare o modificare!
All'inizio casco dalle nuvole, mi era completamente passato di mente quel piccolo lavoretto, anche se in effetti è stato il mio unico aggiustamento di bigiotteria fuori dalla cerchia familiare (la mia cliente preferita in questo è mia nonna), e poi prendiamo appuntamento per la settimana prossima per farmi vedere se vale la pena modificare il tutto!!!
Quanto è vero che quando cominci a pensare positivo tutto intorno a te diventa più facile! Mai avrei pensato di ricevere una proposta del genere!
Questa piccola avventura mi ha proprio rallegrato la giornata, insieme al piccolo giacinto che ora ho travasato in un piccolo cachepot di ceramica viola che faceva parte di un regalo della festa della mamma dell'asilo delle bimbe e che ora troneggia al posto d'onore al centro del tavolo della cucina.
L'arcobaleno è proprio adatto in questo momento, che ne dite?
A domani, con le avventure con maglie & co.!
Marilù



giovedì 11 febbraio 2010

Io, un gomitolo e un uncinetto: ora ricordo perchè avevo smesso...

Come promesso, ecco i miei miseri tentativi di re-inizio dell'uncinetto dopo circa 15 anni di abbandono, e ne ho quasi 26…

Iniziamo con i miei due gomitoli (per ora gli unici, appena miglioro un pochino aggiungerò altri colori e formati):

Visto che quello blu avevo cominciato a lavorarlo con i ferri, e che mi ero scoraggiata alquanto perché non riuscivo ad avviare le maglie, ho deciso di passare all'uncinetto e al gomitolo beige, perché invece come si fa la catenella di base me lo ricordavo, e quindi ho iniziato a uncinettare a maglia bassa, con il fermo proposito (ehm...) di fare una striscia lunghina e strettina da cucire in tondo per fare una fascia per i capelli perennemente arruffati delle mie bimbe. Parto dal lato corto, per giostrarmi bene con la lunghezza. Primi tre giri:

Dopodiché al quarto la forma era inesorabilmente diventata trapezoidale, quindi assolutamente inadatta allo scopo. Cambio di destinazione: messa doppia per il lungo, cucita a lato e al centro diventa un unisciferri (tipico termine tecnico della maglieria mondiale, no?):

Visto che nel frattempo le maglie sui ferri non avevano voglia di avviarsi, getto la spugna (anzi, il gomitolo) e passo a uncinettare quello blu.
Secondo tentativo di fascia per capelli, ma stavolta partendo dal lato lungo, pensando che così se in tre giri diventa leggermente trapezoidale non fa nulla, lo aggiusto in qualche maniera cucendo alla fine.
Primo tentativo in blu, dopo due giri di maglia bassa:

Secondo cambio di uso, sempre destinazione attrezzatura varia; stavolta l'arrotolametro da sarta (altro tipico termine tecnico della sartoria mondiale, giusto?)

Non demordo, ricomincio, e stavolta con catenella più lunga, quasi sull'orlo della disperazione. Foto del terzo tentativo di fascia per capelli pro bimbe (se siete deboli di cuore interrompete la lettura, è un consiglio spassionato):



?!?!?
=-O
Ebbene si, avete visto bene: E' UNA PALLINA ALL'UNCINETTO, UNA SFERA IN TRE DIMENSIONI!!! (Alla fine l'ho anche imbottita con l'ovatta…)

Conclusione: mica potevo buttarla via, e quindi, via col montaggio:
Mi consolo col pensiero che erano tre mesi che mi serviva un portachiavi…
Ripasso al beige, sempre uncinettando, e parto con un giro di maglia bassissima che viene perfetto, neanche una piega (1a foto);
Vado di maglia bassa, cominciamo a imbarcarci (2a foto);
Seconda maglia bassa, porca miseria andiamo peggiorando (3a foto);
Terza maglia bassa, è ufficiale, l' uncinetto mi odiaaaaaa!!!! (4a foto)

Ok, ho capito, mi butto sui ferri, tanto sono riuscita ad avviare le maglie, cicca cicca cicca! (Lo sfottò era per l'uncinetto, in qualche modo dovrò sfogarmi, no? ;-) )

Le mie prime esperienze in assoluto con la maglia ve le racconto domani, fortunatamente sono testarda più di un mulo...
Un abbraccio
Marilù

mercoledì 10 febbraio 2010

Riorganizzazione in corso

Dopo avervi descritto brevemente le mie ultime vicende creative e non solo, volevo ringraziare tutte voi, perchè nonostante la mia latitanza costante (ufficialmente finita, Ohicco sono tornata per restare! ;-))) ) il mio inerte spazietto virtuale ha ricevuto più di

3'500 VISITE!!!

In questo periodo la cosa che mi è mancata tantissimo sono le chiacchiere virtuali con persone splendide, e non intendo mai più dimenticarmi di tutto questo, perchè in questo periodo mi sto riappropriando della vita vissuta come voglio io, e non come gli altri dicono che devo viverla (lo so, la ribellione adolescenziale verso i 26 anni dovrebbe essere finita, ma gli adulti in questione vogliono far affossare la mia vita come loro hanno affossato la propria, e con me cascano male. Ora ci siamo io e la mia famiglia, e chi dico io che ne fa parte... Chiusa parentesi parenti-serpenti-rompenti).

Proprio grazie a questa spinta, ho rivoluzionato un pò questo posto, a partire dall'intestazione, e sto cercando di capire meglio come funziona il reader di Google e la barra a destra con scritto "chi segue questo blog" (che credo siano la stessa cosa, ma ve l'ho detto che ancora sono in rodaggio!), mi sto prendendo i miei spazi per uncinettare e andare di maglia (si accettano consigli su termini tecnici in merito), ho ricominciato a commentare i vostri blog (scusate l'assenza...) e mi sono ripromessa di ricominciare a vivere le mie fantastiche amicizie virtuali, che da vera stupida ho lasciato perdere, e che tanto affetto mi hanno regalato in momenti un pò così.

E visto che il mio apparato teconologico - virtuale è notevolmente migliorato, ora ho una fantastica chiavetta internet invece della patetica connessione telecom base e un telefonino che fa delle foto bellissime, riuscirò a connettermi e postare decisamente meglio e più spesso, a cominciare da domani (ho già pronto qualcosina ma devo modificare alcune foto).

A proposito di google reader, la maggior parte degli iscritti li ho riconosciuti, ma altri purtroppo il mio cervello dà "file not found", quindi mi potreste rinfrescare la memoria? Vorrei poter ricambiare il link e aggiornare la relativa barra.

A domani allora, con i primi esilaranti racconti di me, dei miei gomitoli e di quei deliziosi attrezzini in metallo che hanno vita proprio. Vi spiegherò perchè...

Un abbraccio
Marilù

lunedì 8 febbraio 2010

C'era una volta...

... una bambina di nove anni che alla fine del lungo corridoio buio della casa della nonna scopre uno sgabuzzino a muro pieno di tesori, che la nonna dona volentieri alla nipotina, e visto che alla piccola i ferri da maglia sembrano troppo complicati si butta sugli uncinetti e le tante lane soffici e colorate: un pò per gioco e un pò per sfida, con l'aiuto di un piccolo libretto, ecco arrivare quasi per magia piccole presine, vestini e cappellini per bambole...

... la ragazzina cresce un poco e lasciati lana e uncinetto (non venivano mai come voleva lei) passa dall'armadio a muro della nonna alla cantina-officina del nonno, e per il compleanno della mamma che voleva un dondolo e una sedia a dondolo prende da una cassetta degli attrezzi un matassa di filo di ferro e un paio di tronchesi e con pazienza e qualche taglietto eccoli pronti, altezza 25 cm in tutto ma pronti...

... la ragazzina ormai e' diventata lei una mamma, anzi ormai lo è quasi per la seconda volta, e qualcosa stuzzica la sua attenzione, delle scatoline di perline colorate da poter combinare a piacere per ottenere ancora delle cose belle per lei e per chi le sta intorno, insieme a piccole pinze e fili metallici argentati (stavolta niente taglietti sulle mani, il filo è morbido)...

... sempre insoddisfatta, anche da mamma, eh! Non trova mai perle carine nella sua piccola città, e attraverso uno schermo tecnologico e un pò magico scopre un mondo di cose bellissime e dei piccoli panetti, tipo il didò delle sue bimbre, ma che con un pò di calore può diventare quello che la sua fantasia permette alle sue mani di creare...

... cercando spunti per la sua fantasia trova dei posticini speciali sullo schermo virtuale, ma che nascondono persone speciali e dolcissime con cui chiacchierare e chiacchierare e chiacchierare...

... il mondo reale però non sempre è una favola da "c'era una volta", e persone che prima sembravano speciali in realtà lo sono un pò meno, e questo la porta poco per volta a lasciare ferme prima le mani e poi la fantasia, perchè dov'è la fantasia quando sono i genitori adolescenti (ormai nonni) che caricano i figli (ormai genitori) dei loro problemi senza curarsi dei loro sentimenti?...

... un bel giorno però arriva il momento di dire: "Basta!" e di lasciare le persone nel loro brodo, continuando a volergli bene senza però farsi più travolgere; ed ecco che la fantasia ricomincia a uscire, a volersi affacciare sullo schermo virtuale per fare il pieno di cose carine, e le mani piano piano ricominciano a prudere, per la voglia di creare ancora qualcosa da sole. E un sogno si affaccia all'orizzonte, la casina delle favole dovrebbe in qualche mese diventare un piccolo castello, e in questo sogno ci sono per un pochino degli spazi ridotti, e le mani riprendono un sogno più piccolo ma di tanti anni fa, solo un pochino più coraggioso: stavolta la mamma-bambina dall'armadio della nonna tirerà fuori con le lane morbide e colorare non solo gli uncinetti ma anche i ferri da maglia, ma non più per le bambole: per le due bimbe che ogni giorno regalano tanto amore alla loro mamma...

Un abbraccio

Marilù